Tecniche di Indagine
- Verificare eterogeneità significative (variazioni litostratigrafiche)
- Caratterizzare i principali parametri geologico-sismici di sito ove sia richiesta una elevata risoluzione e precisione spaziale;
- Calcolo della Vs30 (obbligatoria ai fini progettuali per la nuova normativa);
- Effetti di sito e microzonazione sismica (è l’unica tecnica utilizzabile nei centri abitati);
- Misura della frequenza fondamentale di risonanza dei suoli;
- Misura della frequenza di risonanza degli edifici preesistenti;
- Analisi di vibrazione sulle strutture (norma DIN 4150);
- Supporto alle indagini geologico-geotecniche per la caratterizzazione dei terreni di fondazione;
- Determinazione della profondità degli strati profondi e basamento;
- Ausilio per indagini su dissesti (determinazione della profondità della superficie di taglio, discontinuità litostratigrafiche).
Tecniche di investigazione sismica disponibili:
- Sismica a rifrazione onde P e S;
- Sismica passiva 1D (es. ReMi , MASW passivo, HVSR) e 2D (es. SPAC, ESAC);
- Sismica attiva basata su onde di superficie (SASW,MASW, FTAN) down-hole
Rilevamento Georadar
Descrizione e scopo della prova
Il rilevamento GEORADAR rientra nel campo delle indagini geofisiche non invasive. Impiegando la metodologia Georadar G.P.R. (Ground Penetrating Radar) ed attraverso loesecuzione di una serie di rilevi radarstratigrafici condotti sul piano di calpestio e di alcuni ambienti interni, ci si prefigge di appurare ed individuare eventuali "anomalie" esistenti nel sottosuolo ed imputabili alla presenza di cavità, cunicoli ed ambienti sotterranei, nonché (tramite taratura con carotaggio continuo per l’individuazione di una stratigrafia di riferimento) la determinazione almeno qualitativa della stratigrafia generale del terreno.
Il G.P.R. (Ground Penetrating Radar) è un sistema che si basa sullo stesso principio dei radar convenzionali, ma con alcune differenze significative:
- in un radar convenzionale l’onda elettromagnetica irradiata si propaga attraverso l’aria, mentre nel G.P.R. si propaga nel suolo o in altri materiali solidi;
- i radar convenzionali possono rilevare bersagli a distanza di molti chilometri, mentre il G.P.R. opera generalmente a distanze di pochi metri;
- la risoluzione dei radar convenzionali è dell’ordine delle decine di metri, mentre il
G.P.R. può avere risoluzioni dell’ordine delle decine di centimetri.
Le prestazioni fondamentali del G.P.R. sono:
- la portata, cioè la massima distanza (o profondità) alla quale può essere rivelato un bersaglio di interesse;
- la risoluzione spaziale, cioè la minima distanza che può intercorrere tra due bersagli affinché essi possano essere distinti dal G.P.R. come due oggetti fisicamente diversi anziché come un solo oggetto; in questo tipo di applicazione essa fornisce un’informazione sulla “qualità” delloimmagine del materiale investigato prodotta dal radar;
- la precisione, cioè la capacità di determinare con accuratezza la posizione dei bersagli.
I campi di applicabilità di tale strumentazione sono molteplici, tra cui:
- controllo dello stato generale di strutture in c.a., cls., muratura e pietra;
- valutazione degli spessori dei rivestimenti delle gallerie;
- localizzazione di armature metalliche;
- individuazione di anomalie nei sottosuoli interessati da cedimenti, infiltrazioni doacqua, dissesti, ecc.;
Metodologia
Vengono effettuati una serie di rilevi radarstratigrafici condotti sui piani di calpestio individuati come interessanti.
Lo scopo delle prospezioni è stato quello di appurare ed individuare eventuali "anomalie" esistenti nel sottosuolo, ed imputabili alla presenza di cavità, cunicoli ed ambienti sotterranei.
Ogni profilo radarstratigrafico è campionato usufruendo di 2 canali di acquisizione e registrazione della strumentazione georadar, in modo da conseguire una elevata risoluzione entro i primi 3 metri di profondità e una penetrazione ottimale del segnale di indagine fino a 6 metri di profondità. Inoltre, per l’esecuzione delle prospezioni è stato impiegato un sistema georadar ad acquisizione digitale dei dati corredato di antenne Rice/Trasmittenti con frequenze centrali pari a 100, 300 e 500 MHz.